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lunedì 20 gennaio 2014

LA STORIA DI HELGA DEEN...

La shoah: giorno della memoria 27 gennaio...

“Non dimenticarmi. Diario dal lager di un’adolescenza perduta”

        

            





        Helga Deen biografia


Helga Deen ed i suoi familiari , il padre Willy, la madre Käthe Wolff e il fratello Klaus Gottfried, tutti di religione ebraica abitavano a Tilburg, nel sud dei Paesi Bassi .
Helga nata il 6 aprile del 1925 , a 18 anni frequentava l’ultimo anno delle scuole superiori prima del suo arresto . I nazisti , dopo l’entrata nel paese , cominciarono subito a mettere in atto la caccia agli Ebrei con sistematici rastrellamenti di massa . Suo padre era responsabile dell’«Ufficio permessi di trasporto» della comunità ebraica locale e questo risparmia alla famiglia la deportazione , almeno fino all’ aprile 1943. Nel febbraio dello stesso anno , la famiglia Deen viene sfrattata dalla propria casa di Pelgrimsweg 45, data poi in affitto ad un ispettore di polizia , ed il 1° giugno 1943 fu deportata, insieme a tutti gli Ebrei di Tilburg , sulla base di una delazione, nel campo di concentramento di Vugh a pochi chilometri a nord della città . È qui, dopo l’arrivo, che Helga comincia a scrivere la sua cronaca dell’inferno. Si rivolge a Kees van den Berg , il ragazzo con cui ha avuto una storia d’amore e che non rivedrà mai più. Gli scrive: «Forse questo diario ti deluderà perché non contiene fatti. Ma forse sarai felice di trovare me tra queste righe: i conflitti, i dubbi, la disperazione, la timidezza». Riuscì a far avere al suo fidanzato il Diario ed altre sue piccole cose (tra cui una penna stilografica, alcune lettere e cartoline e una ciocca di capelli) racchiuse in una borsetta . Un mese dopo , come avvenne con Anna Frank , furono trasferiti al Campo di raccolta di Westerbork presso Midden-Drenthe e da qui , il 16 luglio 1943 nel campo di sterminio di Sobibór in Polonia, dove l'intera famiglia venne uccisa. Kee van den Berg, fotografo di professione , lo ha tenuto nascosto come una reliquia fino alla morte, avvenuta nel 2004. Il figlio Conrad lo ha poi fatto avere all'archivio storico di Tilburg .

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