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lunedì 26 maggio 2014

I SEGNI DELL'UOMO E I SACRAMENTI PER LE CLASSI 2^ A - B SEC 1°

LE PARABOLE ... IL SEMINATORE... Per la classe 1^ A e 1^ B sec. 1°

La parabola del seminatore
Le parabole di Gesù Cristo sono racconti attribuiti a Gesù che si trovano nei vangeli, sia canonici sia non canonici, e in poche altre fonti antiche. Si tratta del più noto esempio del genere letterario "parabola" (peraltro attestato anche nell'Antico Testamento). Le parabole di Gesù sono parte integrante del nucleo del Nuovo Testamento e, al contempo, sono un patrimonio della letteratura universale.
                    La parabola del figliuol prodigo
« Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato». »   (Luca 15,11-32

IL TAOISMO E IL CONFUCIANESIMO... Per le classi 3^A e 3^B sec 1°

Il Taoismo
Il Confucianesimo
                                                                     

lunedì 19 maggio 2014

INDUISMO ... Per la classe 3^A e 3^ B


INDUISMO




Le grandi religioni dell'oriente Il Buddismo... Per la classe 3^A e 3^B sec. 1°

LA CHIESA TRA IL XVIII E IL XIX SEC. ... IL CONCILIO VAT. I E IL CONCILIO VAT II Per la cl. 2^ A e 2^ B

Il Concilio ecumenico Vaticano I è stato il ventesimo concilio ecumenico, ovvero una riunione di tutti i vescovi cattolici del mondo, per discutere di argomenti riguardanti la vita della Chiesa cattolica.
L'apertura del Concilio Vaticano fu indetta ufficialmente da papa Pio IX nel giugno 1868, ma le sessioni furono interrotte due anni dopo, nel luglio 1870, a causa della minaccia delle truppe italiane, in movimento verso Roma. Si tenne nella Basilica di San Pietro in Vaticano a Roma. Nel corso dei lavori si sancirono: il dogma dell'infallibilità del magistero del Papa in materia di fede e di morale (quando tale magistero rispetti alcune condizioni); e il dogma della conoscenza di Dio con la sola ragione: "“La santa Chiesa, nostra madre, sostiene e insegna che Dio, principio e fine di tutte le cose, può essere conosciuto con certezza con il lume naturale della ragione umana partendo dalle cose create” [Concilio Vaticano I: Denz. -Schönm., 3004; cf 3026; Conc. Ecum. Vat. II, Dei ]. Senza questa capacità, l'uomo non potrebbe accogliere la Rivelazione di Dio. L'uomo ha questa capacità perché è creato “a immagine di Dio” CCC,36.

LA PREDICAZIONE DI GESU'...La via dell'amore... per la classe 1^ A e 1^ B sec, 1°



Credete e comprendete con pensiero cristiano,,,

lunedì 12 maggio 2014

LA RIFORMA DI LUTERO E LA RIFORMA CATTOLICA ... Per la classe 2^ A e 2^ B sec, 1°


LA STORIA DELLA SALVEZZA ... Per la classe 1^ A e 1^ B

Salmo 78






[1] Maskil. Di Asaf. 
Popolo mio, porgi l'orecchio al mio insegnamento, 
ascolta le parole della mia bocca. 

[2] Aprirò la mia bocca in parabole, 
rievocherò gli arcani dei tempi antichi. 

[3] Ciò che abbiamo udito e conosciuto 
e i nostri padri ci hanno raccontato, 

[4] non lo terremo nascosto ai loro figli; 
diremo alla generazione futura 
le lodi del Signore, la sua potenza 
e le meraviglie che egli ha compiuto. 

[5] Ha stabilito una testimonianza in Giacobbe, 
ha posto una legge in Israele: 
ha comandato ai nostri padri 
di farle conoscere ai loro figli, 

[6] perché le sappia la generazione futura, 
i figli che nasceranno. 
Anch'essi sorgeranno a raccontarlo ai loro figli 

[7] perché ripongano in Dio la loro fiducia 
e non dimentichino le opere di Dio, 
ma osservino i suoi comandi. 

[8] Non siano come i loro padri, 
generazione ribelle e ostinata, 
generazione dal cuore incostante 
e dallo spirito infedele a Dio. 

[9] I figli di Efraim, valenti tiratori d'arco, 
voltarono le spalle nel giorno della lotta. 

[10] Non osservarono l'alleanza di Dio, 
rifiutando di seguire la sua legge. 

[11] Dimenticarono le sue opere, 
le meraviglie che aveva loro mostrato. 

[12] Aveva fatto prodigi davanti ai loro padri, 
nel paese d'Egitto, nei campi di Tanis. 

[13] Divise il mare e li fece passare 
e fermò le acque come un argine. 

[14] Li guidò con una nube di giorno 
e tutta la notte con un bagliore di fuoco. 

[15] Spaccò le rocce nel deserto 
e diede loro da bere come dal grande abisso. 

[16] Fece sgorgare ruscelli dalla rupe 
e scorrere l'acqua a torrenti. 

[17] Eppure continuarono a peccare contro di lui, 
a ribellarsi all'Altissimo nel deserto. 

[18] Nel loro cuore tentarono Dio, 
chiedendo cibo per le loro brame; 

[19] mormorarono contro Dio 
dicendo: "Potrà forse Dio 
preparare una mensa nel deserto?". 

[20] Ecco, egli percosse la rupe e ne scaturì acqua, 
e strariparono torrenti. 
"Potrà forse dare anche pane 
o preparare carne al suo popolo?". 

[21] All'udirli il Signore ne fu adirato; 
un fuoco divampò contro Giacobbe 
e l'ira esplose contro Israele, 

[22] perché non ebbero fede in Dio 
né speranza nella sua salvezza. 

[23] Comandò alle nubi dall'alto 
e aprì le porte del cielo; 

[24] fece piovere su di essi la manna per cibo 
e diede loro pane del cielo: 

[25] l'uomo mangiò il pane degli angeli, 
diede loro cibo in abbondanza. 

[26] Scatenò nel cielo il vento d'oriente, 
fece spirare l'australe con potenza; 

[27] su di essi fece piovere la carne come polvere 
e gli uccelli come sabbia del mare; 

[28] caddero in mezzo ai loro accampamenti, 
tutto intorno alle loro tende. 

[29] Mangiarono e furono ben sazi, 
li soddisfece nel loro desiderio. 

[30] La loro avidità non era ancora saziata, 
avevano ancora il cibo in bocca, 

[31] quando l'ira di Dio si alzò contro di essi, 
facendo strage dei più vigorosi 
e abbattendo i migliori d'Israele. 

[32] Con tutto questo continuarono a peccare 
e non credettero ai suoi prodigi. 

[33] Allora dissipò come un soffio i loro giorni 
e i loro anni con strage repentina. 

[34] Quando li faceva perire, lo cercavano, 
ritornavano e ancora si volgevano a Dio; 

[35] ricordavano che Dio è loro rupe, 
e Dio, l'Altissimo, il loro salvatore; 

[36] lo lusingavano con la bocca 
e gli mentivano con la lingua; 

[37] il loro cuore non era sincero con lui 
e non erano fedeli alla sua alleanza. 

[38] Ed egli, pietoso, perdonava la colpa, 
li perdonava invece di distruggerli. 
Molte volte placò la sua ira 
e trattenne il suo furore, 

[39] ricordando che essi sono carne, 
un soffio che va e non ritorna. 

[40] Quante volte si ribellarono a lui nel deserto, 
lo contristarono in quelle solitudini! 

[41] Sempre di nuovo tentavano Dio, 
esasperavano il Santo di Israele. 

[42] Non si ricordavano più della sua mano, 
del giorno che li aveva liberati dall'oppressore, 

[43] quando operò in Egitto i suoi prodigi, 
i suoi portenti nei campi di Tanis. 

[44] Egli mutò in sangue i loro fiumi 
e i loro ruscelli, perché non bevessero. 

[45] Mandò tafàni a divorarli 
e rane a molestarli. 

[46] Diede ai bruchi il loro raccolto, 
alle locuste la loro fatica. 

[47] Distrusse con la grandine le loro vigne, 
i loro sicomori con la brina. 

[48] Consegnò alla grandine il loro bestiame, 
ai fulmini i loro greggi. 

[49] Scatenò contro di essi la sua ira ardente, 
la collera, lo sdegno, la tribolazione, 
e inviò messaggeri di sventure. 

[50] Diede sfogo alla sua ira: 
non li risparmiò dalla morte 
e diede in preda alla peste la loro vita. 

[51] Colpì ogni primogenito in Egitto, 
nelle tende di Cam la primizia del loro vigore. 

[52] Fece partire come gregge il suo popolo 
e li guidò come branchi nel deserto. 

[53] Li condusse sicuri e senza paura 
e i loro nemici li sommerse il mare. 

[54] Li fece salire al suo luogo santo, 
al monte conquistato dalla sua destra. 

[55] Scacciò davanti a loro i popoli 
e sulla loro eredità gettò la sorte, 
facendo dimorare nelle loro tende le tribù di Israele. 

[56] Ma ancora lo tentarono, 
si ribellarono a Dio, l'Altissimo, 
non obbedirono ai suoi comandi. 

[57] Sviati, lo tradirono come i loro padri, 
fallirono come un arco allentato. 

[58] Lo provocarono con le loro alture 
e con i loro idoli lo resero geloso. 

[59] Dio, all'udire, ne fu irritato 
e respinse duramente Israele. 

[60] Abbandonò la dimora di Silo, 
la tenda che abitava tra gli uomini. 

[61] Consegnò in schiavitù la sua forza, 
la sua gloria in potere del nemico. 

[62] Diede il suo popolo in preda alla spada 
e contro la sua eredità si accese d'ira. 

[63] Il fuoco divorò il fiore dei suoi giovani, 
le sue vergini non ebbero canti nuziali. 

[64] I suoi sacerdoti caddero di spada 
e le loro vedove non fecero lamento. 

[65] Ma poi il Signore si destò come da un sonno, 
come un prode assopito dal vino. 

[66] Colpì alle spalle i suoi nemici, 
inflisse loro una vergogna eterna. 

[67] Ripudiò le tende di Giuseppe, 
non scelse la tribù di Efraim; 

[68] ma elesse la tribù di Giuda, 
il monte Sion che egli ama. 

[69] Costruì il suo tempio alto come il cielo 
e come la terra stabile per sempre. 

[70] Egli scelse Davide suo servo 
e lo trasse dagli ovili delle pecore. 

[71] Lo chiamò dal seguito delle pecore madri 
per pascere Giacobbe suo popolo, 
la sua eredità Israele. 

[72] Fu per loro pastore dal cuore integro 
e li guidò con mano sapiente.  

IL DIALOGO CON LE ALTRE RELIGIONI ... Per la classe 3^ A e 3^ B



 Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore.  E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore.                     ( Gv 10, 14 - 16 )