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mercoledì 12 febbraio 2014

IL MONASTERO PER LA CLASSE 2^ A e 2^ B sec. 1°



Un monastero è, nel cristianesimo, un edificio comune (o una serie di edifici) dove vive una comunità di monaci o monache, sotto l'autorità di un abate o di una badessa. I monasteri non costituiscono un ordine religioso: ognuno di essi può essere una comunità a parte, oppure fare parte di confederazioni, con alcune funzioni di coordinamento e di mutuo aiuto.
Monastero non è sinonimo di convento. Quest'ultimo venne introdotto con l'avvento degli ordini mendicanti, i cui monaci sono chiamati "frati" e "suore", cioè fratelli o sorelle.
I monasteri cristiani iniziarono a nascere dopo l'epoca delle persecuzioni, sebbene testimonianze di vita ascetica comune in qualche modo regolata siano attestate fin dai primi secoli del cristianesimo in Oriente.
Il monastero è stato per molti secoli una piccola città, con la tendenza a essere autosufficiente dal punto di vista economico. In molti monasteri si è tramandata nel Medioevo la cultura classica, attraverso l'opera di copiatura delle opere antiche. La diffusione dei monasteri in tutta Europa è considerata da molti un fattore decisivo dell'evangelizzazione del continente, soprattutto in alcune aree (si veda l'Irlanda).
I monaci vivono una vita di preghiera e di lavoro, spesso manuale, ma con varianti di grande importanza a seconda del periodo storico, dell'ordine e della regola di riferimento, della regione nella quale si trovano.
Si trovano monasteri anche presso altre religioni, in particolare presso quella buddista.

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